L'Economia Sacra


"Mentre è chiaro che ci sono molte di più cose da scoprire riguardo ad eventi quali 9/11 e l'omicidio Kennedy di quanto ci è stato detto e che l'industria finanziaria, la criminalità organizzata e il potere politico sono strettamente interconnessi, trovo in generale che le teorie della cospirazione danno troppo credito alla capacità degli esseri umani di gestire e controllare con successo sistemi complessi. Qualcosa di misterioso è certamente in corso e le "coincidenze" che le persone come David Icke citano, sfidano ogni spiegazione convenzionale, ma se mi permettete per un momento di sconfinare nella metafisica, credo che alla fine ciò che sta accadendo, è che le nostre ideologie e i nostri sistemi di credenze con i loro effetti sul nostro inconscio, generano una matrice di sincronicità che assomiglia molto a una cospirazione. Si tratta infatti, di una cospirazione senza cospiratori. Ognuno è un burattino, ma non ci sono burattinai.

Inoltre, il fascino delle teorie del complotto che sono di solito indimostrabili, è tanto psicologico quanto empirico. Le teorie del complotto hanno un fascino oscuro, perché sfruttano la nostra indignazione primordiale e individuano qualcosa o qualcuno da incolpare o da odiare".

Ho tratto e liberamente adattato questo brano, dal libro Sacred Economics di Charles Eisenstein. Trovo molto ben sintetizzato in queste poche righe ciò che penso riguardo alla nostra situazione attuale. Per cambiare in meglio il mondo credo sia molto utile partire da noi stessi, ricordandoci che il nemico più accanito risiede dentro di noi. Il credere che il nemico da battere sia fuori di noi, penso ci serva da alibi per non impegnarci veramente.